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Autore: autoscuolenelweb

Consigli su come avviare una macchina utilizzando i cavi

Quando la batteria della propria auto si esaurisce, per motivi tecnici o semplicemente per una disattenzione, uno dei metodi più efficaci e veloci per ripartire è sicuramente l’utilizzo dei cavi: ecco una serie di consigli su come utilizzarli in sicurezza.

Accendere un’auto con i cavi è una procedura tecnicamente semplice, ma potenzialmente molto pericolosa: per questo è bene tenere a mente alcuni concetti che, se applicati con coscienza, ti faranno ripartire in poco tempo e senza problemi.

Le batterie delle auto sono composte da due poli, uno negativo (identificabile dal segno – e dal cavo di colore nero) ed uno positivo (riconoscibile invece dal segno + e dal cavo di colore rosso). Per avviare un’auto in panne è quindi necessario collegare la batteria scarica ad una carica utilizzando i cavi , ma scopriamo passo per passo come fare.

Sono innanzitutto necessarie due cose: un’altra auto che abbia la batteria carica ed i cavi. Prima di iniziare è però consigliato di verificare che entrambe le batterie abbiano il medesimo voltaggio. Di solito le batterie delle auto sono a 12V, mentre i mezzi pesanti montano batterie a 24V. Solo dopo aver effettuato questa verifica si potrà iniziare la procedura in sicurezza.

Posizionare quindi le due auto una di fronte all’altra in modo da avvicinare i vani motore e permettere ai cavi di raggiungere entrambe le batterie. A questo punto bisogna quindi aprire entrambi i vani e spegnere i motori delle auto, facendo inoltre attenzione a non lasciare luci, radio o tergicristalli in funzione. Questi potrebbero generare sbalzi di tensione in grado di danneggiare l’auto e compromettere la ricarica della batteria

Collegare quindi i cavi alle due batterie, rispettando l’ordine dei colori (rosso con rosso, nero con nero). L’ordine consigliato da seguire è: cavo rosso al polo rosso della batteria scarica, cavo rosso al polo rosso della batteria carica, cavo nero al polo nero della batterie scarica e cavo nero al polo nero di quella carica. Modificare questo ordine potrebbe essere pericoloso ed arrecare seri danni all’impianto elettrico delle vetture.

Solo dopo aver eseguito queste operazioni sarà possibile accendere l’auto in avaria, ricordandosi di lasciarla accesa per almeno 5 minuti ed evitando durante questo tempo di aumentare i giri del motore. Successivamente si potrà spegnere l’auto, staccare i cavi seguendo all’inverso l’ordine elencato poco sopra e girare per una ventina di minuti in auto al fine di velocizzare il processo di ricarica.

Per ricevere ulteriori informazioni vieni a trovarci in sede oppure telefonaci, il nostro personale esperto è sempre disponibile a risolvere i vostri dubbi.

Patente AM, dal 1° dicembre l’esame diventa informatizzato

A dicembre 2014 entrerà in vigore l’esame a quiz informatizzato per acquisire la patente AM: scopri come sarà strutturato l’esame e, soprattutto, come affrontarlo nel migliore dei modi grazie ai nostri quiz in sede o sul nostro sito internet.

Presto l’esame di teoria necessario all’acquisizione della patente AM si svolgerà in forma informatizzata, esattamente a partire dal primo dicembre prossimo.

Si concretizzano quindi le disposizioni già annunciate lo scorso 12 dicembre 2012 da fonti ufficiali.

Il nuovo esame

Chi sosterrà l’esame di teoria per la patente AM a partire dal primo dicembre 2014 dovrà risolvere 30 quesiti, specificando la risposta secondo la struttura del vero o falso. Il tempo a disposizione per completare la prova sarà di 30 minuti e per ottenere la promozione non si potranno fare più di 3 errori.

Il nostro metodo

La nostra autoscuola, al fine di fornire una preparazione specifica, mette a disposizione dei propri clienti un’aula multimediale dove potersi esercitare con il listato delle prove ufficiali.

In alternativa, è possibile esercitarsi con i nostri quiz anche da casa, collegandosi al nostro sito internet ed accedendo alla relativa sezione con le proprie username e password personali.

In entrambi i casi i risultati degli esercizi saranno registrati ed analizzati insieme ai nostri istruttori.

Vieni a trovarci per richiedere informazioni, ti aspettiamo!

Moto, consigli su come guidare sul bagnato

Le prime – si fa per dire – piogge sono arrivate, ma questo non è un buon motivo per lasciare la moto nel box! Ecco una serie di consigli utili per guidare con l’asfalto bagnato senza correre rischi inutili.

Chi ama la moto lo fa tutto l’anno. Al fine di non rinunciare alla propria passione nei giorni di pioggia, però, è necessario rispettare determinate regole. Oltre ovviamente a quelle classiche del buon senso, che valgono per tutti i giorni dell’anno.

Frenata

Quando piove l’importante è guidare con delicatezza, evitando quindi le frenate brusche e optando invece per un rallentamento anticipato e graduale. L’obiettivo è infatti quello di raggiungere le curve con la velocità adatta. Inoltre quando si perde il controllo con la ruota anteriore la situazione è più difficile da recuperare: per questo è importante utilizzare entrambi i freni.

Pneumatici

Le gomme nuove drenano l’acqua meglio di quelle lisce, offrendo inoltre una maggiore aderenza all’asfalto. Ovvio, starete pensando. Eppure questo è un consiglio che non sempre viene rispettato, e che può fare la differenza.

La strada

La tipologia di strada varia durante il viaggio. E’ importante quindi rendersi conto di tali cambiamenti, così da adeguare il proprio stile di guida. L’asfalto drenante, ad esempio, offre maggior aderenza e si riconosce dal colore opaco. Quelli meno aderenti sono invece più lucidi.

Guida in autostrada

Quando si guida in autostrada infine, specialmente in caso di pioggia, è consigliabile evitare la corsia dove di solito transitano i camion. Questa è statisticamente la più usata, e quindi la più usurata.

Rinnovo Patente, la firma elettronica diventa obbligatoria

Dal 1° settembre 2014 ogni patente rilasciata o rinnovata conterrà la stampa laser della firma del titolare. La cosiddetta firma elettronica entra quindi in vigore, come anticipato dal ministero lo scorso Giugno.

Il rinnovo della propria patente è stato recentemente integrato dalla cosiddetta firma elettronica che, tramite stampa laser, sarà obbligatoriamente applicata su tutte le patenti rinnovate e rilasciate.

Alcune agenzie sono già in possesso degli strumenti informatici introdotti da questa novità, come anche la nostra, potendo garantire sin da subito l’attuazione di questa nuova procedura di rinnovo.

L’introduzione della firma elettronica comporta inoltre che, per i futuri patentati, Le sedute di esame in cui non risultino acquisite tutte le firme dei candidati saranno considerate nulle e che, come già accennato, la firma sarà stampata a laser su tutte le patenti rinnovate e rilasciate.

Chiamaci subito per sapere gli orari delle visite mediche o per richiedere informazioni su come avviare con noi la pratica di rinnovo della tua patente!

Vacanze finite, è ora di prendere la patente!

Terminate le vacanze, è finalmente ora di riprendere da dove c’eravamo salutati. Ma con una marcia in più!

E’ ora di prendere la patente giusta per te, a secondo delle tue esigenze, anche in ambito professionale. Per questo mettiamo a tua disposizione la nostra esperienza, condita da vantaggiose offerte e novità. Scoprile subito visitando il nostro sito!

Siamo a tua disposizione anche per svolgere pratiche auto e servizi autoscuola, come ad esempio rinnovare la tua patente o effettuare un passaggio di proprietà, garantendoti i costi e le tempistiche migliori.

Durante le ferie abbiamo inoltre arricchito il nostro portfolio servizi, aggiornando anche le informazioni relative a quelli già presenti. Visita il sito per scoprire subito queste novità, oppure vieni a trovarci in sede per richiedere ulteriori informazioni.

Ti aspettiamo come sempre per aiutarti a raggiungere le tue destinazioni!

CQC, l’Europa ci riporta in carreggiata

In seguito ad una contestazione europea sul regolamento disposto in Italia, le scadenze della CQC nel 2020 (persone) e nel 2021 (merci) non sono più valide, mentre resta invariato l’obbligo di rinnovo entro 2015 (persone) e 2016 (merci).

Formazione periodica o meno, le nuove scadenze della CQC prorogate di 2 anni (da aggiungere ai canonici 5) introdotte dal DM pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale sono state abolite dall’Unione Europea, mantenendo invece invariato l’obbligo di rinnovo nel 2015/2016.

Le nuove scadenze tornano quindi ad essere il 9 settembre 2018 per le CQC abilitanti al trasporto di persone ed il 9 settembre 2019 per le CQC relative al trasporto di merci. Queste scadenze hanno valore effettivo sia per chi abbia già frequentato corsi di aggiornamento, sia per quei trasportatori che non l’avessero ancora sostenuto.

Niente scadenza a 7 anni quindi, ci si adegua allo standard europeo. Si attendo notizie dal Ministero per capire come saranno gestite quelle CQC già rilasciate, con scadenza 2020/2021.

Cambia la Patente AM, nuovo listato ed esami informatizzati

Dal ministero delle infrastrutture è giunta la notizia, non ancora ufficiale, di una rivoluzione dell’esame per la patente AM: a breve potrebbero infatti essere disponibili un nuovo listato quiz e la possibilità di sostenere l’esame in modalità informatizzata.

Nuovo listato, nuovo esame: quelle che per ora sono soltanto indiscrezioni, potrebbero ridisegnare la modalità di acquisizione della patente AM. Il nuovo listato 2014 infatti, pur basandosi sugli stessi argomenti del precedente, sarà restaurato dal punto di vista strutturale e linguistico:

I quesiti, ora a risposta multipla, potrebbero passare da 10 a 30 ed essere basati sulla forma del vero o falso.

La seconda novità potrebbe invece riguardare l’esame, che si adeguerebbe alla modalità informatizzata così come già avviene per le patenti A, A1, A2, B1, B e BE. Si attendono ora conferme e, in caso, una data di entrata in vigore di tali rinnovamenti.

Patente B Speciale, il primo requisito è crederci

La B speciale è un’occasione, prima ancora che una patente, necessaria ad attestare l’idoneità per la guida di veicoli speciali, adattati dal punto di vista strutturale al fine di compensare le problematiche anatomiche o funzionali a carico degli arti o della colonna vertebrale.

La peggior conseguenza di una disabilità è permettere ad essa di limitare le proprie ambizioni. Guidare e viaggiare in auto, sia per lavoro che per motivi personali, è una concreta realtà anche per le persone diversamente abili.

Per questo esiste la patente B Speciale (BS)

La patente BS attesta l’idoneità a guidare veicoli speciali, adattati dal punto di vista strutturale a secondo delle diverse esigenze. Tale titolo di guida è acquisibile soltanto dopo aver ottenuto l’idoneità da parte delle Commissioni Mediche Locali, con cui è poi possibile iniziare una formazione adeguata e totalmente personalizzata.

Grazie alle auto polivalenti è infatti possibile allestire l’area comandi con protesi che permettano al guidatore di avere il totale controllo del mezzo, compensando le problematiche anatomiche o funzionali a carico degli arti o della colonna vertebrale.

E consigliabile infine farsi seguire durante tutto l’iter di rilascio del certificato di idoneità da parte delle Commissioni Mediche Locali, innescando quando necessario e possibile un ricorso, per aumentare le possibilità di ottenere questo importante documento.

CQC anche ai più giovani: ora si può, con l’alta formazione

È ora realmente possibile diventare autisti professionali (sia merci che persone) già dopo aver compiuto il diciottesimo anno di età, grazie ad un iter regolamentato ed ufficializzato lo scorso 4 giugno 2014.

Nella nuova regolamentazione attuata nel mondo della CQC e del trasporto professionale, ufficializzata lo scorso 4 giugno 2014, è stata inserita una novità che solo ora è effettivamente fruibile: prendere la CQC insieme alla patente professionale C già a 18 anni (21 anni per la D), con meno tempo ed anche meno denaro.

La componente amministrativa delle Motorizzazioni Civili ha infatti aggiornato i propri strumenti, permettendo di poter sfruttare realmente queste nuove deroghe ai limiti anagrafici.

Una volta compiuto il diciottesimo anno di età è infatti possibile intraprendere un iter basato sull’alta formazione, con cui acquisire tutte le competenze per entrare nel mondo del lavoro dell’autotrasporto professionale. Una volta avviato questo iter si dovranno seguire parallelamente 2 corsi di teoria, uno per la patente C o D ed uno per la CQC corrispondente, ovvero merci o persone, della durata di 260 ore cadauno.

Al termine di questi due corsi, il candidato dovrà sostenere un esame di teoria per ottenere il foglio rosa, indispensabile per accedere alla seconda fase: il corso di pratica CQC. Al termine del corso di pratica CQC, della durata totale di 20 ore, sarà quindi possibile accedere all’esame CQC, e soltanto dopo averlo superato, terminare l’iter con l’esame pratico della patente C o D.

Vacanza in barca: soluzioni contro il mal di mare

Il viaggio in barca è un’esperienza unica ma, specialmente quando lo si fa per la prima volta, è facile essere colti da uno dei disturbi più frequenti: il mal di mare. In questo articolo abbiamo raccolto alcuni rimedi per evitare di rovinarsi la vacanza in tali circostanze.

Le onde inducono per loro natura un movimento piacevole e rilassante ma, quando diventano troppo intense, possono causare un disturbo comune ai principianti così come ai vecchi lupi di mare: il mal di mare.

Questa specie di nausea può essere molto fastidiosa ma, al fine di non rovinarsi la vacanza, è doveroso tenere presente alcuni semplici rimedi.

Iniziamo col dire che quando si viene colti dal mal di mare è naturale pensare di ripararsi sotto coperta ma, al contrario, la cosa migliore da fare è restare all’aria aperta. Rifugiarsi al chiuso può infatti solo peggiorare la sensazione di disagio. Il luogo nella barca dove il movimento è più attenuato è la sua parte centrale: è consigliato pertanto mettersi proprio li, magari guardando un punto fisso all’orizzonte.

Per prevenire questo disagio esistono poi alcuni farmaci che, assunti un’ora prima della partenza, diminuiscono notevolmente le possibilità di essere colpiti dal mal di mare. Il metodo di assunzione è vario: dai cerotti a delle piccole compresse masticabili, fino ad arrivare a degli speciali braccialetti. E’ importante tenere presente che questi farmaci possono indurre sonnolenza.

L’ultima raccomandazione è infine quella di evitare di trovarsi a stomaco vuoto. Evitando ovviamente anche l’eccesso opposto ed il consumo di alcolici.

Viaggi in moto, consigli sulla manutenzione… del corpo

Quando si guida sulle due ruote non è sufficiente curare la manutenzione della propria moto, il motore più importante è infatti quello del nostro corpo: ecco una serie di consigli utili per affrontare al meglio un viaggio in moto.

Viaggiare in moto, sentendo la strada scorrere davanti, è per gli amanti delle due ruote un’emozione impagabile. Un’emozione che può però essere vissuta ancora più intensamente quando, prima ancora della moto, è il pilota a stare al 100%.

In questo articolo abbiamo raccolto qualche piccolo consiglio, utile ad affrontare al meglio un viaggio in moto, soprattutto con il caldo tipico di questo periodo dell’anno.

Partiamo da un dato di fatto: bere molta acqua è fondamentale. Disidratazione e temperature molto alte possono destabilizzare la concentrazione necessaria a guidare una moto, a prescindere dalla lunghezza del tragitto. Ricordate quindi di mettere a disposizione dell’organismo molta acqua e, introducendo il secondo punto, neanche una goccia di alcol. Le leggi italiane sono infatti abbastanza permissive in materia, ma sarebbe meglio guidare sempre completamente sobri.

Guidando sotto il sole si consumano circa 200 calorie l’ora. Anche se questa cifra può variare – a secondo dello stress e dello stile di guida – evidenzia comunque l’importanza assoluta della prima colazione. Questa non va mai saltata: basta una fetta biscottata e un po’ di te, oppure del latte. L’importante è non esagerare con il caffè, che potrebbe causare una sudorazione intensa e, nel caso peggiore, palpitazioni.

A pranzo non esagerare. Per evitare stanchezza o colpi di sonno bisogna infatti evitare cibi grassi o fritti, essendo molto difficili da digerire. Meglio un po’ di pasta – con condimento light però -, carne bianca, bresaola, verdure grigliate, uova alla coque, grana, verdura o frutta fresca.

Le soste sono molto importanti. Per questo non dovete rinunciarvi, magari per sgranchirvi le gambe o semplicemente per smorzare la tensione procurata dalla guida. Per questo è importante non forzare la mano, ma piuttosto imparare a riconoscere i segnali del nostro corpo, oltre a quelli della moto.

Auto & Cani: come rendere il viaggio piacevole ai nostri amici animali

La partenza per le vacanze è vicina e, come ogni anno, molti di voi porteranno il proprio amico a quattro zampe. I viaggi in auto sono duri da affrontare per gli animali per molti motivi: in questo articolo vi forniamo qualche consiglio utile a rendere loro il viaggio più piacevole.

Gli animali domestici non parlano, proprio per questo è importante capire cosa pensano. Creare le condizioni per farli vivere bene, e di ricevere lo stesso amore che ci dimostrano ogni giorno, è infatti una prerogativa fondamentale quando si ha un qualsiasi animale.

In questo articolo abbiamo quindi raccolto una serie di consigli utili quando si affronta un viaggio estivo in auto con un cane.

La gabbia non è una tortura

Sfatiamo subito la convinzione secondo cui portare un cane in auto tenendolo all’interno di un trasportino è da considerarsi una tortura per lui. Come i neonati hanno il loro seggiolone, i cani hanno il loro trasportino. Ciò li aiuta a mantenere una posizione fissa, evitando quindi di disturbare il guidatore o di essere sbalzati da una parte all’altra quando si affronta una curva o, peggio, un incidente. Con l’aiuto dei crash test è stato infatti dimostrato che un incidente alla velocità di 50 Km/h è sufficiente per far sbalzare il cane in avanti, rompendo il vetro frontale.

Sempre grazie ai risultati dei crash test è emerso che legare un cane alle cinture di sicurezza è molto pericoloso. Questo poiché fissando una pettorina, o direttamente il collo del cane, alla cintura non garantisce la sua sicurezza. Innanzitutto perché tali oggetti si romperebbero subito in caso di incidente. La seconda motivazione è che, avendo il finestrino aperto, il cane potrebbe tentare di uscire rimanendo però agganciato. Non dimentichiamo che le cinture sono studiate per gli esseri umani.

Avendo un cane di piccola taglia si pensa poi spesso che tenendolo al nostro fianco, sul sedile anteriore o posteriore, sia una tecnica in grado di fargli sentire la propria presenza, di tranquillizzarlo. Anche questo è un luogo comune sbagliato! Questo perché in caso di incidente la gabbietta potrebbe essere sbattuta contro il sedile o contro il cruscotto.

Anche trasportare il cane libero nel bagagliaio è sbagliato, per gli stessi motivi appena descritti: anche se si fosse in possesso di una rete (di ferro o stoffa) a separare gli ambienti, questi si romperebbero facilmente in caso di incidente.

Qual è quindi il miglior modo per trasportare un cane in auto?

In base a quanto descritto finora, e soprattutto in funzione dei risultati dei crash test, il metodo migliore per trasportare un cane in auto è attraverso l’utilizzo di un trasportino posizionato e fissato nel bagagliaio dell’auto, rimuovendo ovviamente il porta oggetti che ne copre la parte superiore. Solo in questo modo, anche in caso di incidente, il trasportino rimane fermo ed il cane evita di essere sbalzato da una parte all’altra.

Come assistere il cane durante il viaggio

Durante il viaggio è possibile tenere i finestrini aperti o attivare l’aria condizionata – senza procurare però grandi sbalzi termici al cane -, tenendo però presente che far tenere la testa del cane fuori dal finestrino può essere molto pericoloso: innanzitutto perché questo è possibile solo quando non si trasporta il cane in sicurezza – come descritto prima –, ma anche perché il cane potrebbe risentire di otiti, arrossamento degli occhi o tracheiti.

Quando si effettua una sosta, infine, è importante lasciare l’auto all’ombra. Il caldo è pericoloso per i cani e per fornire un ricircolo d’aria in queste situazioni è possibile anche comprare dei ganci specifici, in grado di lasciare il portabagagli aperto qual tanto che basta.