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Autore: autoscuolenelweb

Auguri Natale 2015

Tanti auguri dalla tua autoscuola di fiducia!

Buon Natale per ogni cosa che vorrai trovare sotto l’albero, per ogni sorriso che ti farà stare bene, per ogni abbraccio che ti scalderà il cuore. Auguri!

Passione motori, idee regalo utili e non banali per il tuo Natale 2015

Il periodo dei regali natalizi è arrivato e ancora non hai deciso cosa donare alle persone a te care? In questo articolo abbiamo raccolto per te una serie di gadget utili, economici ed originali legati al mondo delle auto, per un perfetto regalo di Natale!

Con il Natale alle porte è finalmente arrivato il momento di pensare a quale regalo fare ad amici e parenti. Se la persona a cui vuoi fare un regalo è appassionata di auto leggi questo articolo, abbiamo raccolto per te una serie di idee originali ed economiche legate al mondo delle auto!

Portasci magnetici (da 50€)

Questo oggetto, utile a chi ama gli sport invernali, ha un vantaggio importante: non richiede alcuna installazione! Basta infatti fissarli sul tetto e, grazie alle potenti calamite di cui dispone, si è subito pronti a fissare gli sci (o la tavola) e partire in totale sicurezza. Esistono inoltre dei modelli dotati di serratura (per una sicurezza ancora maggiore) ed apposite estensioni utili a trasportare anche le bacchette da sci.

Manometro digitale per misurare la pressione delle gomme (da 45€)

Semplice, maneggevole e preciso. Un manometro digitale può rappresentare un’ottima idea regalo utile per tutto l’anno. Con questo strumento è infatti possibile misurare la pressione delle gomme di auto, moto e veicoli pesanti, ma può essere utilizzato anche in estate per misurare la pressione delle gomme di una bicicletta. Il comodo display ed il design ergonomico consentono poi una notevole facilità di utilizzo.

Portachiavi rintracciabile (da 50€)

La persona a cui vuoi comprare un regalo è distratta e perde sempre tutto? Perché non regalarle allora un portachiavi rintracciabile da agganciare alle chiavi dell’auto o di casa? Questo portachiavi si collega infatti con uno smartphone (installando un’App) tramite Bluetooth ed è in grado di rintracciare le chiavi visualizzandone anche la distanza dal telefono. La stessa App riproduce anche un allarme sonoro qualora ci si allontanasse dalle chiavi, ad esempio dopo averle dimenticate in auto o su un tavolo.

Dashcam (da 75€)

Questa piccola telecamera è molto diffusa in altri paesi, come ad esempio la Russia, e registra tutto ciò che accade davanti la nostra vettura (si aggancia con una ventosa al parabrezza, sul cruscotto o sul retro dello specchietto retrovisore), anche quando si è in moto. I filmati catturati potrebbero quindi aiutare a risolvere un sinistro con responsabilità dubbia, immortalare un furto o, perché no, riprendere ambienti, paesaggi ed eventi intorno al veicolo.

Baby Cam telecamera per i sedili posteriori (da 150€)

Questa telecamera è associata ad un video monitor ed è utile a tenere sotto controllo i bambini seduti sui sedili posteriori. È inoltre possibile scattare foto e fare dei video. Un valido aiuto per le mamme alle prese con bimbi scalmanati!

Appendi Abiti da Auto (15€)

Economico e molto utile per evitare di sgualcire giacche ed abiti a bordo del proprio veicolo. L’appendi abiti da auto è un oggetto è compatibile con tutte le tipologie di auto e, fissandosi sul retro del poggiatesta di uno dei sedili anteriori, crea una vera e propria stampella, salda e sicura. Per i più esigenti esistono inoltre modelli cromati.

Bollo auto, come calcolarlo in base a potenza e classe ambientale di un veicolo

Stai pensando di comperare una nuova auto e vorresti conoscere in anticipo l’importo del bollo che dovrai pagare? Oppure, più semplicemente, non sai come questa tassa automobilistica viene calcolata e vorresti scoprirlo? Ecco una semplice guida per imparare a calcolarlo facilmente.

Il bollo auto è una tassa automobilistica da versare ogni anno, il cui importo varia a seconda della potenza (misurata in cavalli o kW) e della classe ambientale di un veicolo (Euro 0, 1, 2, 3, 4, 5 o 6).Per poterlo calcolare è possibile utilizzare un’operazione che affronteremo tra poco, tenendo comunque a mente che ogni regione italiana adotta differenti importi, esenzioni ed agevolazioni e che quindi questo calcolo può produrre solo una stima, utile tuttavia a conoscere all’incirca l’importo che si dovrà versare annualmente a seconda del modello di auto.

Come convertire i Cavalli in kW

La formula per calcolare il bollo che presentiamo in questo articolo richiede che la potenza di un veicolo sia espressa in kW. Questa informazione è presente all’interno della carta di circolazione, ma nel caso si volesse calcolare il bollo di un auto che non possedete sarà necessario dividere per 1,35962 il valore della potenza in cavalli. Il numero che otterrete corrisponderà quindi alla potenza espressa in kW.

Come verificare la classe ambientale di un veicolo

La classe ambientale di un’auto è indicata nella carta di circolazione, esattamente come la potenza.

Come calcolare il bollo

VEICOLI EURO 4, 5 O 6

Per questa categoria di veicoli è possibile calcolare il bollo moltiplicando il numero di kW per 2,58, nel caso in cui il veicolo sia meno potente di 100kW. Nel caso la potenza superasse invece tale soglia si dovrà moltiplicare il numero di kW per un coefficiente diverso, ovvero 3,87.

VEICOLI EURO 3

Per questa categoria di veicoli è possibile calcolare il bollo moltiplicando il numero di kW per 2,70, nel caso in cui il veicolo sia meno potente di 100kW. Nel caso la potenza superasse invece tale soglia si dovrà moltiplicare il numero di kW per un coefficiente diverso, ovvero 4,05.

VEICOLI EURO 2

Per questa categoria di veicoli è possibile calcolare il bollo moltiplicando il numero di kW per 2,80, nel caso in cui il veicolo sia meno potente di 100kW. Nel caso la potenza superasse invece tale soglia si dovrà moltiplicare il numero di kW per un coefficiente diverso, ovvero 4,20.

VEICOLI EURO 1

Per questa categoria di veicoli è possibile calcolare il bollo moltiplicando il numero di kW per 2,90, nel caso in cui il veicolo sia meno potente di 100kW. Nel caso la potenza superasse invece tale soglia si dovrà moltiplicare il numero di kW per un coefficiente diverso, ovvero 4,35.

VEICOLI EURO 0

Per questa categoria di veicoli è possibile calcolare il bollo moltiplicando il numero di kW per 3,00, nel caso in cui il veicolo sia meno potente di 100kW. Nel caso la potenza superasse invece tale soglia si dovrà moltiplicare il numero di kW per un coefficiente diverso, ovvero 4,50.

Come calcolare il bollo per veicoli con potenza superiore a 185 kW

Ai veicoli con una potenza superiore a 185 kW viene applicato il superbollo: rispetto ad un veicolo meno potente, infatti, si aggiungeranno 20€ per ogni kW che superi la soglia di 185 kW, che diventeranno 12€ dopo i primi cinque anni dalla costruzione del veicolo, 6€ dopo 10 anni e 3€dopo quindici anni. Dopo 20 anni dalla costruzione non si dovrà più versare questo supplemento.

Ti ricordiamo tuttavia che, nel caso si volesse calcolare il bollo di un veicolo non nuovo, è possibile inserire il numero di targa, la regione ed il tipo di veicolo in questione nell’apposita sezione del sito ufficiale dell’Automobile Club d’Italia.

Patente a punti, ecco come controllare il saldo

Dal 1 luglio 2003 è stata introdotto in Italia il sistema a punti della patente di guida. Scopri come verificare il tuo saldo punti e come recuperarli in caso decurtazione subita a seguito di una infrazione.

Il sistema a punti della patente italiana, introdotto ormai dal 2013, nasce come deterrente contro le infrazioni del Codice della Strada. Nel caso della patente B, ogni licenza viene infatti rilasciata con 20 punti e, per ogni infrazione, viene sottratto un numero di punti variabile a seconda della gravità dell’evento.

Eccezioni per i neopatentati

I neopatentati, ovvero tutti coloro in possesso di una patente da meno di tre anni, sono però soggetti ad una differente regolamentazione. Le infrazioni commesse durante i primi tre anni di guida sono infatti punite con il doppio dei punti decurtati agli automobilisti più esperti. Per ogni anno senza infrazioni sarà inoltre accreditato un punto extra sulle patenti dei neopatentati, fino ad un massimo di 3 punti.

Come controllare il saldo punti attuale

Esistono tre sistemi per verificare il proprio saldo punti della patente di guida. Il primo è visitare il sito del Ministero dei Trasporti, ovvero il cosiddetto ‘portale dell’automobilista’, iscrivendosi gratuitamente e consultando la propria scheda personale. Un secondo sistema consiste invece nel telefonare al numero 848.782.782 da rete fissa al costo di una telefonata nazionale. Il terzo ed ultimo metodo per verificare il proprio saldo punti è rappresentato infine dall’App gratuita iPatente realizzata dal Ministero, disponibile per smartphone e tablet sia Android che Apple.

Come recuperare i punti della patente persi

Se hai 20 punti e non commetti infrazioni

Qualora non si effettuassero infrazioni per due anni consecutivi, l’automobilista vedrà accreditarsi un bonus di 2 punti sulla propria patente di guida, fino a raggiungere un massimo di 30 punti.

Se hai meno di 20 punti

Se si hanno meno di 20 punti sulla patente basterà non commettere infrazioni per due anni per tornare ad averne di nuovo 20. In alternativa è possibile sostenere dei corsi formativi presso una autoscuola, senza dover sostenere esami, per ottenere l’accredito di 6 punti.

Se non hai più punti sulla tua patente

Nel momento in cui il numero e l’entità delle infrazioni fosse tale da giustificare la perdita totale dei punti, l’automobilista in questione si vedrebbe invece costretto a sostenere di nuovo l’esame teorico e pratico della patente prima di poter tornare al volante.

E tu, quanti punti hai sulla patente? Verificalo subito!

Patenti Speciali Disabili, portare una moto è possibile!

La Onlus Di.Di. (Diversamente Disabili) ha recentemente formalizzato un progetto basato sul coraggio ed il riscatto sociale: permettere di guidare una moto nonostante la disabilità. L’obiettivo è ora quello di ottenere un riconoscimento, ai fini sportivi, da parte del Comitato Italiano Paralimpico.

Tutto nasce nel 2013, con la creazione della Onlus Di.Di. (Diversamente Disabili) ad opera di due ragazzi che hanno deciso di non mollare. Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi, nonostante le disabilità riportate a causa di incidenti sulle loro moto, hanno infatti deciso di non rinunciare al loro diritto di divertirsi.

Modificando le loro moto e sperimentando in pista varie tecniche di guida sono quindi riusciti a realizzare il loro sogno, ottenendo una modifica al regolamento che fino ad allora vietava la guida di motoveicoli ai disabili.

La Federazione Italiana Motociclismo Paralimpico

Successivamente hanno deciso di condividere la loro passione promuovendo il motociclismo per persone disabili attraverso la loro Onlus Di.Di. (Diversamente Disabili). Il loro lavoro e la loro dedizione li ha portati la scorsa settimana a presentare la FIMPAR, ovvero la Federazione Italiana Motociclismo Paralimpico. Questa Federazione è nata con l’obiettivo di rappresentare e sostenere gli atleti disabili intenzionati a gareggiare sulle due ruote, cercando inoltre di ottenere l’adesione al CIP, il Comitato Italiano Paralimpico.

La patente Speciale A

Altro obiettivo della Onlus è quello di promuovere la patente AS, per permettere ai ragazzi disabili di tornare in sella grazie all’utilizzo di adattamenti tecnici (analogamente alla patente BS) e di programmi di esercitazione creati ad hoc, e fino a poco tempo fa inesistenti.

No limits – Quando i sogni diventano realtà

L’attività portata avanti da Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi sarà inoltre sostenuta dalla trasmissione televisiva ‘Never Give Up’, in onda dal 2016 su Automoto Tv, canale trasmesso sul canale 148 della piattaforma SKY. Il palinsesto sarà composto da approfondimenti dedicati ai disabili, gare, corsi di guida, speciali sugli adattamenti disponibili e sulle varie normative da conoscere per poter tornare in sella.

Hai 16 anni e vuoi portare passeggeri sul tuo motorino? Chi è responsabile?

Portare un passeggero quando si è alla guida di un ciclomotore è consentito compiuti i16 anni su un veicolo omologato, in virtù di un recente aggiornamento della normativa.

Questa novità, accolta con molto entusiasmo dai ragazzi, aumenta di fatto la loro libertà e, conseguentemente, le loro responsabilità. Proprio per questo è importante conoscere bene gli scenari possibili in caso di incidente stradale.

Se un minore alla guida di un ciclomotore commette un incidente, infatti, oltre che a rischiare la propria vita e quella del suo passeggero – e questo è assolutamente il rischio più grande – indurrebbe anche il responsabile della sua sorveglianza a pagarne le conseguenze (ovvero le spese per danni sia materiali che morali), figura che salvo casi particolari corrisponde al genitore del guidatore.

I pericoli della strada e questa delega di responsabilità inducono quindi i genitori a porsi sempre di più la seguente domanda: “Mio figlio ha la testa sulle spalle per guidare?”. E a suggerire loro la risposta sono proprio i figli, con le loro personalità e la loro maturità. Anche perché rispondere a questa domanda davanti ad un giudice potrebbe essere meno semplice, oltre che inutile. Essere attenti e dimostrarsi all’altezza di una tale responsabilità non è quindi solamente un consiglio, ma il migliore modo di convincere i propri genitori a fidarsi di voi.

Specifichiamo infine che l’obiettivo di questo articolo non è di certo quello di spaventare i ragazzi ed i loro genitori, bensì quello di informarli, limitando quindi le probabilità che questi si trovino davanti a situazioni spiacevoli. Non c’è nulla di male nel viaggiare in due su un ciclomotore, ma trattandosi di un’azione che potrebbe coinvolgere altre persone (genitori, passeggero) è doveroso farlo con consapevolezza e nel pieno rispetto delle regole.

Assicurazione Auto e Moto, meglio risparmiare tempo o denaro?

Risparmiare sull’assicurazione è una sfida che si può vincere, ogni anno. Per riuscirci è pero necessario avere molto tempo a disposizione, ricercando ed analizzando le molte offerte disponibili sul mercato.

L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha recentemente diffuso una serie di consigli utili a risparmiare ogni anno sull’Rc auto e moto. Il concetto su cui si basa questa piccola guida è cambiare spesso compagnia assicuratrice, sfruttando la grande quantità di offerte disponibili sul mercato e, soprattutto, la legge 221/2012: introdotta dal 1° gennaio 2013, infatti, questa legge svincola il consumatore dal comunicare la disdetta alla propria compagnia qualora si volesse cambiare assicurazione, ponendo come unico limite la scadenza annuale del contratto.

Seguire questi consigli utili può far risparmiare denaro, ma non tempo. Restare con la propria compagnia assicurativa può invece sembrare la migliore scelta, nel caso la priorità fosse quella di risparmiare tempo. Ad ognuno la propria assicurazione, quindi, ma l’importante è essere consapevoli delle opportunità esistenti e, soprattutto, dei propri diritti di consumatore. Ma esiste una terza strada, in grado di farti risparmiare sia tempo che denaro: il nostro servizio di consulenza assicurativa! Il nostro team, forte di una lunga esperienza nel settore, cercherà per te la polizza in grado di soddisfare al meglio le tue necessità, scaricandoti inoltre dall’onere di seguire l’iter burocratico e le varie pratiche necessarie ad attivare una polizza.

Decidendo di farti seguire da noi nella scelta di una polizza potrai:

Sfruttare i tuoi diriti di consumatore

La legge 221/2012 svincola il contraente dal dover necessariamente presentare una disdetta alla propria compagnia assicurativa, qualora decidesse di stipulare una nuova polizza con un’altra impresa. Ciò garantisce un maggiore potere contrattuale ai consumatori rispetto al passato, che se ben sfruttato può tradursi in condizioni contrattuali favorevoli e sconti più consistenti.

Scegliere tra tutte le condizioni disponibili

Esistono infine delle condizioni, applicabili alla propria polizza, utili ad abbassare notevolmente il costo del servizio. Come ad esempio la guida esclusiva, ovvero la condizione secondo cui solo il contraente potrà guidare il veicolo assicurato. Questa condizione, ad esempio, potrebbe portare a circa il 10% di sconto. Un’altra condizione interessante è la guida esperta, attraverso cui si dichiara che il veicolo sarà guidato solamente da over 23. Anche in questo caso si otterrebbe un prezzo più conveniente. Esattamente come una terza condizione, più recente delle altre due appena descritte, ovvero quella di accettare l’installazione sul proprio veicolo una localizzatore GPS.

Se vuoi risparmiare tempo e denaro, quindi, vieni a trovarci in sede! Ti aspettiamo

Nasce il progetto ‘Life Strade’, l’obiettivo è prevenire gli incidenti dovuti all’attraversamento degli animali selvatici

Questa iniziativa, attualmente in fase di test in alcune zone di Umbria, Marche e Toscana, nasce dalla volontà di prevenire gli incidenti causati dall’attraversamento della carreggiata di animali selvatici. Ecco come funziona.

Alla base di questo progetto non c’è solo la volontà di rendere le strade più sicure, sia per le persone che per gli animali selvatici, ma l’obiettivo più ampio di mantenere la biodiversità sensibilizzando i cittadini sul rispetto e la tutela dell’ambiente. Molte realtà locali hanno già aderito a questa iniziativa, installando in strade dell’Umbria, della Toscana e delle Marche degli speciali dispositivi, studiati per prevenire gli incidenti dovuti all’attraversamento della carreggiata di animali selvatici.

I risultati di questi test serviranno quindi a capire la possibilità di esportare questo modello su scala nazionale. Il sistema di basa su una serie di sensori ad infrarossi, installati ai lati della carreggiata, utili a rilevare la presenza di un animale selvatico a bordo strada, qualora stesse sopraggiungendo un veicolo. Il rilevamento, inviato dai sensori ad una centralina elettronica, farebbe in questo caso scattare un segnale luminoso per comunicare all’automobilista la necessità di rallentare.

Qualora la velocità del veicolo non diminuisse, nonostante il segnale luminoso, partirebbe quindi un segnale acustico in prossimità dell’animale selvatico rilevato. Questo strumento di dissuasione acustica – verso di un lupo, rumori di battuta di caccia o altro – servirà quindi a far allontanare l’animale dalla strada, prima che il veicolo sopraggiunga.

”Questo sistema – ha recentemente dichiarato al quotidiano online umbriaon.it l’assessore all’ambiente della Regione Umbria, Fernanda Cecchini – integra per la prima volta una serie di tecnologie che riducono la possibilità di collisione. Dopo i primi mesi, abbiamo raccolto numerose richieste da parte di altri enti e amministrazioni, interessati al progetto e curiosi di saperne di più. Auspichiamo che ‘Life Strade’ possa fornire un modello esportabile sul territorio nazionale”.

Omicidio stradale e lesioni personali stradali, ecco cosa cambierà con questi reati

Lo scorso 28 ottobre la Camera ha approvato le proposte di legge sull’introduzione dei tanto discussi reati di omicidio stradale e di lesione personale stradale. Entrambi sono attualmente sotto esame del Senato, prima della definitiva approvazione. Scopri cosa cambierà in seguito all’approvazione.

I reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali sono al vaglio del Senato italiano, e presto potranno diventare legge. La Camera aveva infatti approvato in aula i disegni di legge lo scorso 28 ottobre, con 276 voti favorevoli, nonostante la decisione di astenersi dal voto adottata da alcuni soggetti politici, come Forza Italia ed il Movimento 5 Stelle.

Omicidio colposo

Ma entriamo nel merito del primo reato che potrebbe venire introdotto già a dicembre 2015: l’omicidio colposo stradale. Tale reato andrebbe a distaccarsi dal classico omicidio colposo, con pene ancora più aspre per chi lo commettesse sotto effetto di droghe o alcol. Le varianti di questo reato sono tre, fino ad un massimo di 18 anni di reclusione: nel caso si causi la morte in seguito ad una trasgressione del codice della strada sarebbe prevista una pena dai 2 ai 7 anni di reclusione; dagli 8 ai 12 anni è invece la pena prevista nel caso il reo si trovasse sotto effetto di droghe o alcol; la pena più dura, infine, riguarda il caso di omicidio stradale di più persone, punibile fino a 18 anni di reclusione.

Lesioni personali stradali

Questo reato viene graduato nelle stesse modalità del precedente, ovviamente nei casi in cui non si provochi la morte di un soggetto. La legge comprenderà però un asprimento della pena in caso di mancato soccorso, ovvero qualora il conducente si allontanasse senza prestare soccorso alla vittima, con un aumento della pena variabile tra un terzo e due terzi di quella principale.

Ad accomunare le leggi sono infine alcune norme. Come ad esempio quella secondo cui i conducenti di mezzi pesanti saranno soggetti ad un limite alcolemico più basso, il dimezzamento della pena nel caso in cui l’incidente avvenisse anche per colpa della vittima e l’aggravante di commettere questo reato con un veicolo con assicurazione scaduta o senza patente

Pneumatici invernali: date, divieti e deroghe per il cambio delle gomme

Lo scorso 15 ottobre è scattato in molte zone d’Italia l’obbligo di montare le gomme invernali. In questo articolo abbiamo raccolto per te tutte le date, i divieti e le deroghe correlate a questo tipo di operazione, comprese le recenti modifiche introdotte dal Ministero dei Trasporti.

Come ogni anno ci troviamo ad affrontare il tema degli penumatici invernali e delle catene da neve, obbligatori dal 15 ottobre in molte zone d’Italia. Il nostro Paese presenta infatti differenti situazioni climatiche, variabili a secondo della zona, portando la Legge Italiana a dover imporre l’obbligo di montare sul proprio veicolo i pneumatici invernali o le catene solo in alcune di esse.

La sanzione pecuniaria prevista per chi non rispetti tale obbligo varia tra gli 80 ed i 318 euro, ed è possibile consultare l’elenco delle zone interessate sul sito dell’ANAS (Link: http://www.stradeanas.it/index.php?/news/dettaglio/id/5351).

Date

Come anticipato, l’obbligo di montare i pneumatici invernali è scattato lo scorso 15 ottobre. Tale obbligo sarà attivo quindi fino al 15 aprile successivo.

Divieti

È vietato circolare con catene o pneumatici invernali dal 16 aprile al 14 ottobre. Ma al di là delle normativa, è importante tenere a mente quanto l’utilizzo estivo dei pneumatici invernali riduca drasticamente l’aderenza ed aumenti notevolmente l’usura.

Deroghe

Dal 2014 il Ministero dei Trasporti ha concesso un mese di proroga, sia prima del 15 ottobre sia dopo il 16 aprile, per permettere agli automobilisti di organizzarsi e procedere dunque all’adeguamento degli pneumatici. Nonostante sia concesso quindi del tempo in più, consigliamo a tutti di verificare se la propria zona sia coperta dall’obbligo e, in caso, di prenotare subito un appuntamento con il proprio gommista di fiducia.

Patente BS, scaduto il termine ultimo per aggiornare la segnaletica stradale

Un aggiornamento della segnaletica stradale per i diversamente abili è stato indetto lo scorso 2012 dal Presidente della Repubblica Italiana, fissando come data ultima per applicare tali modifiche lo scorso 15 settembre 2015. Ad oggi non tutti i Comuni hanno però provveduto.

Lo scorso 2012 il Presidente della Repubblica Italiana ha emanato un Decreto in cui veniva indetto un aggiornamento della segnaletica stradale per i diversamente abili, fornendo come termine ultimo per applicare tali modifiche il 15 settembre 2015. L’aggiornamento riguarda i segnali relativi ai parcheggi riservati ai disabili, che nella versione più obsoleta presentavano il simbolo della carrozzina di colore nero su uno sfondo di colore arancione.Tale segnale sarebbe quindi dovuto variare nei colori, con il simbolo di colore bianco e lo sfondo di colore blu, al fine di adeguarsi agli standard grafici europei.

Nonostante il termine ultimo per sostituire i vecchi simboli con quelli nuovi sia ormai scaduto da più di un mese, sono pochi i Comuni ad aver effettivamente seguito le linee guida del Presidente della Repubblica, mantenendo quindi la vecchia segnaletica stradale.

È qui che entra in gioco il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, dopo aver raccomandato più volte ai Comuni di procedere all’adeguamento della segnaletica, ha recentemente rilasciato una nota in cui si consente invece il mantenimento della stessa, classificando quindi l’aggiornamento indetto nel 2012 dal Presidente della Repubblica come una ‘lieve difformità’. I Comuni che ancora non hanno seguito le linee guida di questo Decreto potranno evitare l’aggiornamento, mantenendo quindi la vecchia segnaletica. I Comuni più efficienti proseguiranno invece con la nuova segnaletica.

Tralasciando l’aspetto politico di questa situazione piuttosto ambigua, ciò che ci chiediamo è come tutto ciò potrà riflettersi sugli esami per la Patente BS. Esisteranno diverse risposte alla stessa domanda a secondo del Comune in cui si sostiene l’esame per la Patente BS? Ovviamente no, essendo questo solo un semplice paradosso, volto però a porre l’accento sull’importanza di informarsi bene prima di sostenere un esame di teoria, al fine di evitare brutte sorprese.

Una formazione completa ed efficace è infatti fondamentale per acquisire tutte le tipologie di patenti! Per questo mettiamo a vostra disposizione la nostra esperienza. Se hai dubbi non esitare quindi dal venire a trovarci, i nostri istruttori qualificati saranno infatti lieti di risolvere ogni tua curiosità ed accompagnarti verso l’acquisizione della tua nuova patente di guida.

La tua auto rientra nel dieselgate? Ecco qualche consiglio utile

Molti automobilisti italiani sono coinvolti nel caso dieselgate, avendo acquistato un modello del gruppo Volkswagen dotato dell’incriminato motore 2.0 Tdi da 150 cavalli. Ecco qualche consiglio su come affrontare la situazione.

Molti modelli prodotti dal gruppo Volkswagen, e venduti in Italia, sembrerebbero essere coinvolti nel caso dieselgate. Nello specifico sembrerebbero implicati anche alcuni modelli dei marchi Seat, Skoda e Audi, sempre appartenenti al gruppo Volkswagen, tutti dotati del motore incriminato: il 2.0 Tdi da 150 cavalli, indicato dalla sigla EA 189.

La casa produttrice di Wolfsburg ha affermato che tutti i veicoli coinvolti saranno presto sottoposti a controlli, aggiustamenti e verifiche. Se anche tu possiedi in garage uno di questi veicoli continua a leggere, abbiamo raccolto per te alcune utili informazioni.

Quanto costa mettere in regola un’auto coinvolta nel dieselgate?

Non costa nulla. Se infatti possiedi un veicolo coinvolto nel dieselgate, e quindi dotato di una centralina modificata in modo da falsare i rilevamenti delle emissioni, sarà Volkswagen a provvedere, coprendo tutti i costi necessari. I proprietari di tutti questi veicoli saranno quindi contattati nei prossimi mesi dalla casa produttrice.

Quali interventi opererà Volkswagen sui veicoli coinvolti?

Nonostante la casa produttrice abbia confermato la volontà di coprire tutti i costi necessari ad adeguare le auto coinvolte nel dieselgate, non è ancora stata confermata la strategia che sarà utilizzata. Le indiscrezioni portano a pensare che non saranno installati nuovi sistemi di post trattamento dei gas di scarico. È molto probabile che nell’intervento straordinario rientrino invece il software ed il sistema di iniezione, aggiornando l’impianto e pulendo l’intero sistema.

Sono tuttavia attese a breve ulteriori delucidazioni da parte di Volkswagen, al fine di chiarire ogni punto ed informare i proprietari dei veicoli su come procedere verso la risoluzione definitiva del problema.