I paesi nordici, e in primis la Norvegia, sono fonte di ispirazione per una vita slow e sostenibile e a conferma di questo trend il governo mette il punto alla produzione di auto a benzina entro il 2022.
E lo fa con incentivi copiosi: detrazione fiscale e sconti su pedaggi e parcheggi.
Le modifiche al Codice della Strada prevedono un inasprimento delle multe contro gli incivili: fino a 866 euro per chi getta rifiuti dal finestrino o sporca la strada.
Gli articoli del Codice riscritti nel decreto Infrastrutture sono circa 40 e il legislatore vuole chiaramente semplificare e snellire tutta la parte burocratica legata al mondo patenti e allo stesso tempo essere più severo contro i trasgressori, aumentando l’importo delle multe.
Salutiamo questo 2021 che se ne va (e un po’ come il precedente, non credo ne sentiremo la mancanza) con una classifica, quella delle auto più vendute.
Un anno al di sotto delle attese, dovuto alla crisi dei chip e alla mancanza di una strategia ben definita per quanto riguardo la transizione elettrica.
Nella classifica che ti sto per mostrare è chiaro come l’italiano pur amando l’auto sportiva, veloce, al momento dell’acquisto predilige l’utilitaria, utile (scusa il gioco di parole) soprattutto nelle grandi città.
Fiat Panda Il modello della Fiat è sempreverde dal lontano 1980, anno in cui fu introdotta sul mercato. Pensa che da gennaio a luglio 2021 sono stati venduti 105mila pezzi: insomma gli italiani hanno fatto della Panda la regina indiscussa del mercato automobilistico.
Fiat 500 Ormai è diventata un’icona, molto amata nella sua versione del 2007 soprattutto dalle giovani generazioni
La Lancia Y: i nostri conterranei sembrano molto legati all’ultimo modello di Lancia in circolazione, lanciato nel 2007 è ripresentato in versioni diverse e griffate.
Fra le più vendute dell’anno la Jeep Renegade: prezzo accessibile e sogno americano fanno di quest’auto uno dei modelli più acquistati nel 2021; divide la posizione con la Fiat 500X, amata sia in Italia sia in Europa.
Toyota Yaris, l’unica giapponese presente, lanciata dalla versione full hybrid
Dacia Sandero, uscito a gennaio 2021 un nuovo modello, è molto apprezzata per i prezzi competitivi.
Chiudono la classifica la Ford Puma e la Volkswagen T-Roc.
A determinare la classifica l’indisponibilità dei modelli, con le case automobilistiche che non riescono a fornire in tempi rapidi il nuovo e i prezzi dell’usato saliti alle stelle.
Hai comprato un’auto nuova nel 2021? Faccelo sapere nei commenti.
Come controllare l’auto quando si verifica il sovrasterzo
Quando parliamo di sovrasterzo e sottosterzo indichiamo il grado di sensibilità dell’auto allo sterzo. Questi fenomeni non si verificano abitualmente, essendo legati a situazioni potenzialmente pericolose sulla strada.
Vediamo nel dettaglio le differenze tra sovrasterzo e sottosterzo e come porvi rimedio.
Il sottosterzo è prodotto da uno squilibrio tra la parte anteriore e posteriore della vettura, la trazione è interrotta nella parte anteriore e continua a persistere con le gomme posteriori.
L’auto non sterza in curva come vorremmo: perché essendo sbilanciata tende ad andare dritta.
Il sovrasterzo, invece, si verifica quando la parte posteriore del veicolo perde di aderenza alla strada e sbanda. Il sovrasterzo si ha soprattutto in caso di asfalto bagnato a causa della pioggia o ghiaccio.
Cosa fare?
Per prima cosa mantenere la calma, perché le reazioni d’istinto alla guida spesso sono le più errate.
Quindi in caso di sottosterzo, alza il piede dall’acceleratore e recupera aderenza; nel caso si verifichi il sovrasterzo premi subito la frizione per non far spegnere il motore e poi controsterza, cioè gira il volante nella direzione opposta della curva. Stai uscendo dalla curva? Dosa l’acceleratore per terminare la derapata e quando hai raggiunto il rettilineo dosa il piede sul gas per riacquistare aderenza.
La Commissione europea ha l’intento di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 entro il 2035 e nel fare ciò impone agli stati di non produrre più auto a benzina.
Anzi, colpite dal provvedimento sono anche le auto diesel, ibride e ibride plug-in.
L’esecutivo richiede l’impegno degli stati membri verso la transizione elettrica, con interventi volti a facilitare la vita degli automobilisti: per esempio è richiesto di istallare punti di ricarica ogni 60 km per le auto elettriche e ogni 150 per le auto a idrogeno. L’obiettivo è quello di ridurre il 55% dei gas nocivi entrò il 2030 e arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
Le difficoltà dell’Italia nell’adeguarsi ai dettami della Ue sono notevoli. Infatti il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti spiega come il futuro sostenibile del nostro paese non può non considerare le caratteristiche industriali delle case automobilistiche nostrane e per questo l’Italia è in procinto di chiedere una revoca al pacchetto Ue.
Natale is coming, co me si suol dire e poteva mancare l’articolo a tema natalizio, magari sull’albero di Natale? Certo che no! Qualunque sia il modello di albero di Natale che scegli, è importante che tu tenga in considerazione alcuni accorgimenti per trasportare l’albero di Natale in auto.
Anche in questo caso è importante seguire il Codice della strada, che si occupa dei trasporti stagionali negli art. 61 e 164. Il primo descrive il limite della sagoma da trasportare, il secondo le regole sulla sistemazione del carico. Il carico deve essere sistemato così da non costituire un impedimento per il guidatore, soprattutto durante una brusca sterzata. Inoltre è preferibile trasportare l’albero all’interno dell’abitacolo dell’auto, perché nonostante non sia espressamente vietato, il trasporto con portellone posteriore sollevato riduce la visibilità del conducente e può essere quindi molto pericoloso.
Trasportare l’albero sul tettuccio dell’auto è la soluzione ottimale per chi viaggia con un veicolo dalle dimensioni ridotte o per chi non vuole rovinare sedili e tessuti. Anche in questo è necessario seguire delle regole: è bene imbustare o avvolgere l’albero in una rete, sistemarlo con la punta rivolta davanti, così il vento non ne rovina i rami; inoltre, ricorda di bloccare l’addobbo natalizio con elastici o appositi nastri.
Tieni conto della sporgenza. L’albero non deve sporgere né avanti né dietro, per non compromettere la stabilità del veicolo o coprire i dispositivi luminosi.
Segui queste semplici accortezze, non vorrai prendere una multa proprio prima di Natale?
Eh sì, Natale è vicino e bisogna pensare anche al giovane di casa, che è appena diventato neopatentato. Se non puoi permetterti di regalare un’auto, allora ti suggeriamo qualche piccolo pensiero per il suo futuro da automobilista.
Il portachiavi, sicuramente è un regalo abusato, ma vuoi mettere uno personalizzato magari con le sue iniziali e con una macchinina? Gli piacerà ne siamo sicuri.
Siccome poi la patente è un vero e proprio documento, potresti regalare anche un portafogli nuovo con tasca apposita per evitare che la patente nelle tasche dei pantaloni si logori o venga dispersa.
Il neopatentato è un amante degli animali? Regala un copri sedile così da proteggere la tappezzeria dell’auto o una protezione per il bagagliaio utile anche se dovesse trasportare qualcosa di delicato.
Se vuoi fargli capire che la sicurezza è importante, fagli trovare sotto l’albero un kit per le emergenze: certo non è una sorpresa che lo lascerà a bocca aperta, ma nel lungo periodo sarà apprezzata. Così come dei cavi per ricaricare la batteria: perché se ti si scarica in inverno, fuori da un locale alle 4 di mattina, non è proprio una bella esperienza.
Altra idea regalo molto adatta alla stagione invernale è uno sbrinatore rapido per auto.
Inoltre, non dimenticare il biglietto: magari potresti scrivergli di andare piano!
I freni che fischiano sono un segnale da non sottovalutare, sebbene non tutti i rumori avvertiti sono da interpretare come pericolosi.
Il fischio può essere causato da un accumulo di ruggine sui tamburi o dal fermo del veicolo per molto tempo. Inoltre, l’alternanza delle stagioni e delle temperature causa il restringimento o la dilazione delle pastiglie e una maggiore pressione sul disco.
Hai cambiato da poco le pastiglie? Ecco, questa è un’altra circostanza in cui i freni diventano rumorosi. La pasta frenante, che ricopre le pastiglie, si irrigidisce stipata nei magazzini esposta all’alternanza dei cambi di temperatura.
I freni fischiano anche a causa del prolungato attrito tra pastiglie e disco, soprattutto quando stiamo percorrendo una discesa piuttosto ripida.
Infatti lo sfregamento continuo tra questi due elementi provoca il fenomeno della ovalizzazione del disco.
Quando procedere alla sostituzione dei freni?
È ovvio che se il fischio persiste è il caso di far controllare l’auto. Le pastiglie andrebbero cambiate ogni 40mial km e comunque quando si sono assottigliate di molto: il problema è segnalato dalla spia sul cruscotto. I dischi invece vanno cambiati ogni 80mila km, inoltre, è importante far controllare il livello del liquido che dopo due anni perde tutte le sue proprietà e la pompa dei freni.
Le sorprese per gli automobilisti non sono finite: dal casco, al foglio rosa, alle aree di sosta, vediamo quali sono le nuove regole del Codice della strada.
Il Nuovo Codice è stato approvato il 4 novembre in Senato e dal 10 novembre è effettivo, continua a leggere per essere aggiornato e non rischiare sanzioni.
Casco: il casco è obbligatorio sempre e chi guida è responsabile se il passeggero non indossa il dispositivo di protezione, a prescindere dall’età.
Parcheggiare negli spazi appositi dei disabili, ha sempre comportato una multa, ma le nuove regole prevedono il raddoppio dell’importo della sanzione e una triplicata sottrazione dei punti
Parcheggi: i comuni possono con ordinanza del sindaco riservare spazi alle soste temporanee o permanenti per categorie speciali di veicoli, dalle auto dei vigili urbani ai veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità alle strisce rosa, cioè le aree parcheggio per donne in gravidanza.
Soste auto elettriche: per le auto elettriche è permessa la sosta nei pressi della colonnina di ricarica solo il tempo necessario al rifornimento, calcolato in un’ora.
Cellulari alla guida: vengono elencati tutti i dispositivi, smartphone, tablet, computer, che comportano il momentaneo allontanamento delle mani dal volante distraendo il conducente.
Foglio Rosa: il foglio rosa vale 12 mesi, anziché 6 e in caso di bocciatura l’esame di guida per la patente B può essere ripetuto tre volte.
Chi ha conseguito la patente di guida può guidare auto più potenti con a fianco una persona con meno di 65 anni e patente B da almeno 10.
Per quanto riguarda i monopattini, il limite di velocità è ridotto a 20 km/h, è previsto l’obbligo di avere indicatori di direzione, stop e freni, ma non si è arrivati a un accordo sull’uso del casco obbligatorio.
Vietate poi le pubblicità sessiste o violente sulla strada, qualunque cartellone arrechi danno alla libertà e pensiero altrui viene subito rimosso.
Ulteriori novità riguardano i blocchi stradali, i trasporti in condizioni eccezionali, le auto e i monopattini a noleggio, ti invitiamo a consultare l’elenco completo sul sito del Ministero.
La tua auto risente delle temperature invernali e soprattutto coloro che non hanno a disposizione un box o un garage, devono fare i conti con il ghiaccio, la neve e le basse temperature.
Nelle prossime righe ti daremo qualche utile consiglio per mantenere in salute la tua auto anche nei prossimi mesi.
Gelo: prenditi cura della tua automobile
Sul mercato esistono molti modelli di coperte per auto e nonostante possa sembrare un rimedio antiquato, sappi che in realtà funziona! Opta per una coperta a più strati.
Vetri congelati: soprattutto nelle città dove l’escursione termica è molto forte, adotta dei sistemi semplici che ti permetto di eliminare il ghiaccio dai vetri: dal semplice raschietto, ai prodotti antighiaccio all’attendere qualche minuti prima della partenza per dare modo all’aria calda di sghiacciare.
Il motore per evitare partenze con strappi, necessita di scaldarsi prima di partire: quindi metti in moto e aspetta qualche minuto.
È quasi ovvio raccomandare, dato che è previsto per legge, le gomme invernali o le catene. Sicuramente le prime sono meno economiche, ma pronte all’uso anche se come sai vanno cambiate ad aprile.
Se non ricordi come montare le catene, puoi leggerlo qui.
Controlla l’olio motore optando per un tipo a bassa vischiosità e la batteria: diciamo che il freddo non ne è proprio amico! L’indice di viscosità riportato sugli oli invernali è indicato con un numero (o, 5, 10, 15 ecc.) seguito dalla lettera W (winter).
Fai controllare anche pastiglie e dischi, perché con la pioggia e il giacchio è bene avere freni funzionanti.
L’ultimo consiglio, più che riguardare la salvaguardia della carrozzeria, riguarda il comportamento: quando le condizioni meteo sono difficili e la visibilità stradale è scarsa mantieni la distanza di sicurezza dal veicolo che ti precede.
L’auto ha bisogno di cure e attenzioni, soprattutto in quelle stagioni dove le temperature troppo basse o troppo alte incidono sulle prestazioni, sull’usura delle componenti e sull’estetica.
Nessuno si offenderà per questa classifica, ma oggi parliamo delle 5 auto più brutte di sempre. Modelli di auto se ne producono in quantità, alcuni ben riusciti e celebrati nei Saloni di tutto il mondo, alcuni decretati dal web come i più brutti in assoluto.
Prima di passare alla classifica dal 5° posto in su, non possiamo non nominare la Fiat Multipla, che nonostante la comodità è finita sul Time tra le 50 auto più brutte. Il suo design ha fatto così discutere che la Fiat ne ha riprogettato la parte frontale.
Al quinto posto, la Aston Martin Lagonda, il modello non incontra il favore del pubblico, pur riscuotendo un discreto successo in Medio Oriente. Il Time la definisce «catastrofe meccanica con un’elettronica che sarebbe stata imponente se solo avesse funzionato».
Al quarto posto, la Lancia Dedra, l’auto non è mai piaciuta e vanta una pagina Facebook dove vengono elencati i suoi difetti.
La NSU Prinz (vero che la conosci?) è stata talmente odiata da essere paragonata per il colore verde a una scatola di sardine.
Rullo di tamburi, perché al secondo posto si piazza l’Alfa Romeo Arna, acronimo di Alfa Romeo Nissan automobili, che poco ha a che fare con la linea sportiva tanto amata dagli alfisti.
E infine, come direbbero gli inglesi, the last but not the least, la Fiat Duna, brutta anche nella versione Weekend.
Se la tua auto fosse capace di capire il tuo stato d’animo e di proporre per te la playlist musicale più adatta a risollevare il tuo umore?
Le innovazioni tecnologiche del futuro dell’automotive sono sicuramente originali e tendono all’ecologia. Cosa ci aspetta? Un futuro green, dove le case automobilistiche producono auto sempre più ecologiche, con motori ibridi e elettrici, cercando di migliorare il rapporto qualità-prezzo. Le previsioni ci dicono che le auto del domani sono alimentate con fonti rinnovabili: secondo le stime entro il 2029 l’Italia produce circa 7 milioni di tonnellate di Co2 in meno rispetto a oggi. Il 5G permette di velocizzare le interconnessioni con altri sistemi, con lo smartphone e con dispositivi distanti anche km. Mentre viaggi, puoi programmare la lavastoviglie o la lavatrice di casa. Perfetto, no?
Inoltre, vedremo l’installazione su tutti i modelli dei sistemi ADAS di assistenza alla guida con frenata di emergenza, il cruise control o il mantenimento della corsia di marcia. Una delle novità in programma è la guida autonoma: un po’ come Supercar le auto del futuro non hanno bisogno di conducente. In questo caso però è richiesto un miglioramento della normativa sulla privacy e delle infrastrutture stradali, in quanto la guida autonoma è basata sulla segnaletica orizzontale, la visibilità dei segnali e la presenza su strada degli altri automobilisti.